martedì 17 dicembre 2013

Nel vortice del Natale..


E' da qualche giorno ormai che i preparativi natalizi riempiono casa di profumi inebrianti.Spezie,zucchero e farina vanno per la maggiore,insieme a frutta secca e cioccolato.
Oltre al classico (ormai) pan di zenzero,quest'anno ho provato a colorare i biscotti di frolla alle mandorle. Mi piaceva dare ai dolcetti quell'aria da cartone animato che fa parte del mio immaginario natalizio.
Sono venuti fuori questi dolcetti profumati di mandorla,che possono entrare (nella mia mente fiabesca) con onore nella colazione di Natale degli elfi stanchi per il grosso lavoro svolto accanto all'omone panciuto!!
Base di frolla alle mandorle e qualche goccia di colorante.Ecco tutto.E se avete dei bimbi in casa sarà divertente impastare con loro e pasticciare un po.
Ci sono poche fotografie,e me ne scuso, ma il procedimento è molto semplice,e siccome siete bravissimi, sarete in grado, anche solo con le parole a confezionare la vostra 
Frolla alle mandorle di Natale.

Per 50 biscotti circa:

  • 210g di farina00
  • 125g di burro
  • 125g di zucchero
  • 50g di farina di mandorle
  • 1 cucchiaino di essenza di mandorle
  • 1 uovo intero
  • qualche goccia di colorante alimentare a vostro piacere

Se usate un robot da cucina unite tutti gli ingredienti (ad eccezione del colorante) nel bicchiere del tritatutto e fate andare fino a che l'impasto non prende l'aspetto di sabbia bagnata.
Passate su una spianatoia e agglomerate le briciole a formare un panetto.
Se impastate a mano: spezzettate il burro e fatelo ammorbidire a temperatura ambiente.
In una ciotola unite tutti cli ingredienti (meno che il colorante) e fate diventare,impastando velocemente,l'impasto compatto ed omogeneo.
Dividete, a questo punto,l'impasto in 5 panetti uguali. Due di questi dovranno essere colorati con poche gocce di colorante.Io ho usato il rosso ed il verde.Quando avrete ottenuto i colori che desiderate,avvolgete ogni panetto singolarmente,in carta pellicola e fate riposare in frigo almeno 30 minuti.
Dopo il riposino, stendete tutti e 5 i panetti con il matterello,formando dei quadrati quasi regolari. Se l'impasto si attacca alla spianatoia usate fogli di carta da forno per aiutarvi.
Quando tutti i panetti saranno stesi,sovrapponeteli,alternando l frolla chiara con quella colorata,e facendo un poco di pressione in modo che le "sfoglie"si compattano.
Arrotolate,facendo sempre pressione, e formate un cilindro regolare.Se i bordi non sono precisi potete aggiustare tagliandoli con un coltello.
Fate riposare in frigo per 1 ora.
Tagliate ,ora,il cilindro in fette di 3/5 mm di spessore.
Cuoceteli in forno statico a 180°C per 15 minuti,o fino a che i bordi non siano dorati.
Fateli raffreddare e conservate in contenitori chiusi.

Io li ho impacchettati con pop corn caramellati e pan di zenzero per dolci pensierini ai miei amici.


                           HOO-HOO-HOOOO!!!

mercoledì 11 dicembre 2013

Non abbiamo fegato!


Questa ricetta è dedicata alla mia più cara amica. Fiorentina vera,con qualche gene mugellano (e giù di li) che sorprendentemente rabbrividisce alla vista di bistecche al sangue (ma anche ben cotte sono criptonite per lei) e frattaglie.

Era complicato,e molto divertente,mangiare con lei.Ogni volta era una sfida capire quale sarebbe stato il motivo del rifiuto di una pietanza,e devo dire che non deludevano mai le motivazioni del suo diniego.
Quando cucinava per me,preparava sempre i classici crostini toscani,fatti col fegato di pollo,che lei non mangiava mai,per ovvi motivi.
E se eliminassimo il fegato?
Ardua impresa...fegatini senza fegato.
Ci sono riuscita!
Ho sostituito il fegato con le lenticchie e il risultato è sorprendente.
Consistenza e sapore sono decisamente vicini all'originale. Se amate l'antipasto toscano e volete dare un tocco di novità al piatto provate a servire questo Paté di lenticchie alla toscana,vi conquisterà! 



Per 8 persone:

  • 300g di lenticchie lessate (io le ho cotte da sola,ma nessuno vi vieta di usare quelle in barattolo,ridurrà molto il tempo di preparazione)
  • 1 cipolla
  • 2 cucchiai di capperi dissalati
  • 3 filetti di acciuga sott'olio
  • 1 peperoncino (è facoltativo se non vi piace il piccante)
  • 8 cucchiai di olio evo 
  • sale e pepe
Fate stufare,in un tegame, la cipolla tritata finemente con 4 cucchiai di olio,acciughe,capperi e peperoncino.
Quando il soffritto sarà morbido,unite le lenticchie,che dovranno insaporirsi un poco nell'olio,2 minuti basteranno,ed aggiungete un paio di bicchieri di acqua calda (io ho usato l'acqua di cottura delle lenticchie ma se usate quelle precotte non conviene utilizzare l'acqua di governo).
Coprite e fate cuocere a fiamma media per 10 minuti.
Togliete dal fuoco e con un frullatore ad immersione riducete metà delle lenticchie in purea.
Rimettete sul fuoco il composto e aggiungete il rimanente olio e se necessario ancora qualche cucchiaio di acqua calda.
Aggiustate di sale e pepe e servite su fette di pane casereccio.

Io le ho abbinate a frittatine di spinaci e pomodoro...per avere un piatto completo,ma vi assicuro che è facilissimo finirlo anche solo con il cucchiaio!

Dani!!! La prossima volta i crostini li mangi anche tu!

martedì 10 dicembre 2013

Svuotafrigo al radicchio



Il piatto che vedete in foto è fatto con 3 ingredienti.
E' nato in un momento di disperazione.
Il mio frigo era vuoto e non avevo nessuna voglia di uscire per fare la spesa.Volevo cucinare però.Ho radunato sul tavolo tutto quello che era in frigo e dall'inventario ho scoperto che c'era solo dell'insalata,fra cui una bella palla di radicchio,la sfoglia di pasta fresca ed il parmigiano.
Pasta,radicchio e parmigiano.
Andata!
Sono nati questi nidi gratinati che oltre che ad essere gustosi sono economici e di bell'aspetto.
Il radicchio rimane abbastanza croccante e il formaggio avvolge il tutto come la copertina di Linus.
Niente salse,nudi e crudi.
Vi assicuro che sono sorprendenti e fanno una bellissima figura. Da proporre al posto di paste ripiene o sformati.


   
   Se volete copiare la ricetta gli ingredienti dei Nidi di radicchio e Parmigiano per 4 persone sono:



  • 8 sfoglie di pasta fresca sottile
  • 1 radicchio di Chioggia (quello a palla,per intenderci)
  • 200g di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • sale e pepe qb
  • olio evo

Lavate il radicchio ed eliminate la costa bianca,se necessario.
Aiutandovi con dell'acqua tiepida,ammorbidite la sfoglia,in modo che si possa arrotolare senza rompersi.
Cospargetela di Parmigiano e poi ricoprite con le foglie di radicchio. Salate e pepate leggermente.
A questo punto arrotolate la sfoglia stringendo il più possibile e avvolgete il rotolo ricavato con pellicola trasparente.
Procedete con le altre sfoglie allo stesso modo.
Quando tutti i rotoli saranno pronti bolliteli per 5 minuti in acqua bollente.
Scolateli e fate intiepidire.
Scartateli e divideteli in 6 rondelle.
Disponete i nidi in una pirofila da forno in cui avrete messo un bicchiere di acqua e un paio di cucchiai di olio.
Cospargete la superficie con il Parmigiano avanzato e,se necessario,un altro filo di olio.
Infornate per 15 minuti a 200° C.

Il bello di questa ricetta e che si può preparare in anticipo il rotolo e gratinarlo in un secondo momento.
Ci salverebbe in tante occasioni!

Come si dice....poca spesa,tanta resa!

martedì 3 dicembre 2013

Biscotti per caso


Non è da molto che preparo il pan di zenzero per Natale. Ha iniziato a farli mia sorella un anno che si dilettò a costruire una casa di biscotto per la cugina più piccola di famiglia.E da allora in poi ci ritroviamo a decorare biscotti con glassa e bottoncini colorati. I biscotti sono buonissimi,speziati e profumati e mi fanno venire in mente serate nevose con canti natalizi e fuoco nel camino.Ormai sono diventati un must.
La decorazione è ,del resto,la parte più divertente.Vorrei però non doverli impastare, visto che questi piccoli mostriciattoli sono appiccicosi e ci si sporcano,non poco, le mani.
Ho aggirato l'ostacolo quest'anno in un modo particolare.
Ho deciso che non dovevo dare forme precise ai biscotti ma renderli differenti solo con la glassa,e quindi non stendere l'impasto mille volte come al solito,ma impastarli semplicemente.
Biscotti riusciti!!
Mi sono sporcata pochissimo e fanno la loro discreta figura.
Mai scoraggiarsi..c'è sempre una soluzione!

Se volete profumare casa di pasticceria scandinava senza dover imprecare contro chi li ha inventati,seguite queste istruzioni!!


Per circa 60 Biscotti di pan di zenzero antistress occorre:


  • 350g di farina 00
  • 150g di miele
  • 1 uovo intero
  • 160g di zucchero semolato
  • 150g di burro
  • 1/2 cucchiaino di bicarbonato
  • 2 cucchiaini di zenzero
  • 1/4 cucchiaino di noce moscata
  • 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano
  • 2 cucchiaini di cannella (le spezie tutte in polvere)
Montare in una ciotola il burro con lo zucchero ammorbidito.Aggiungete l'uovo ed il miele.
Sempre nella ciotola incorporate la farina le spezie ed il bicarbonato fino a far diventare l'impasto omogeneo.
Vi sporcherete un poco,ma questo sarà il passaggio più arduo.Se avete un impastatrice,non vi sporcherete affatto.Impastare come detto sopra con la frusta a foglia.
A questo punto infarinate una spianatoia e formate 3 cilindri con la pasta abbastanza regolari (tenete presente la dimensione che volete dare ai biscotti).
Avvolgeteli nella pellicola trasparente e metteteli a riposare in frigo per almeno 3 ore.
Potete impastare la sera e poi infornare la mattina,o il contrario..insomma dimenticatevi dell'impasto.
Quando i panetti saranno ben fermi tagliateli a fette di 1/2 cm di spessore e disponeteli su una placca da forno foderata di carta.Distanziateli molto,tendono a crescere in modo spropositato.
Infornate a 180°C per 10 minuti (ventilato) ma fate attenzione che tendono a scurirsi subito e diventano amari.Quando avranno preso un bel colore bruno sono pronti.
Fateli freddare (quando escono sono morbidi,induriscono raffreddandosi).
Decorate a piacere con una glassa a freddo fatta con 250g di zucchero a velo ed un albume sbattuti energicamente insieme.
Conservateli in un contenitore ermetico per mantenerli croccanti.


                               

  Ed anche quest'anno pan di zenzero fu...ma senza stress!!!

lunedì 2 dicembre 2013

Ode a Giulietta.


 Mio padre non è mai stato un contadino,ne tanto meno un allevatore. Ma da quando ci portò a vivere in campagna si trasformò in un provetto fattore.Negli anni '80 scappò da Taranto,prevedendo forse il disastro che si stava per compiere o che era in atto.Una casa in campagna con un piccolissimo pezzo di terra che,con fatica,riuscì a trasformare in un orto rigoglioso; ed un poco di spazio per allevare le galline per le uova,conigli,una  volta una pecora e annualmente il maiale.
Il maiale.
Una mezza tragedia.
Lo allevava come un animale domestico,curandolo come un cucciolo...e ci si affezionava,tanto da dargli anche un nome.Uno degli ultimi era una femmina che ,con un pochino di ironia chiamò Giulietta. La tragedia iniziava il giorno della macellazione,che lo rendevano nervoso e dispiaciuto.
 La tristezza però passava presto,visto che la pratica diventava una vera e propria festa, molto faticosa, ma gioiosa.E poi si mangiava! Il primo giorno eravamo soliti mangiare i fegatelli cotti alla brace,e penso che  lui ne fosse particolarmente goloso.
Li avvolgeva nella rete di maiale con sale ed alloro,e si mangiavano caldi in mezzo a fette di pane fragrante.
Quanti ricordi....
Li ho ritrovati spesso i fegatelli nel mio peregrinare e penso che ogni paesino italiano abbia la sua ricetta,o comunque un modo per consumare il fegato di maiale.
La ricetta che vi propongo è una versione personale di quelli che fanno in toscana.Speziati ed un pochino piccanti.



Per 10 Fegatelli di maiale profumati serve:



  • 600g di fegato di maiale
  • 1 rete di maiale
  • 2 foglie di alloro
  • 5 bacche di ginepro
  • 1 cucchiaio di semi di finocchio
  • 1 cucchiaio di semi di coriandolo
  • 1 cucchiaio di paprika piccante
  • sale qb




Iniziamo mettendo in acqua tiepida la rete in modo che si ammorbidisca.
Tagliate il fegato a listarelle e dopo a tocchetti e mettetelo in una ciotola.
Con l'aiuto di un frullatore tritate tutte le spezie e quando saranno ben frullate aggiungetele al fegato. Salate e fate riposare un ora.
 Stendete a questo punto la rete su un tagliere, aprendola bene.
Tagliatela in quadrati e mettete al centro un cucchiaio del fegato preparato prima.
Avvolgete come se fossero tanti pacchetti e se necessario fermate con uno stecchino.
Se volete potete abbondare con la rete. E' grassa e aiuterà a mantenere il fegato morbido.

Per cuocerli riscaldate una padella antiaderente e poneteci i fegatelli quando sarà rovente. Coprite e lasciate cuocere 10 minuti.Scolateli dal liquido che hanno tirato fuori e continuate a cuocerli,girandoli spesso,fino a che non saranno belli dorati.Serviteli con fette di pane casereccio o meglio ancora con una bella polenta fumante.


              Assolutamente vietato ai vegetariani!!!

venerdì 29 novembre 2013

La prova più dolce.





Per il fine settimana concedo alla micro-famiglia un dolce. Non sempre,per via delle pance prominenti che girano in casa. Ma devo iniziare a provare qualche ricetta sfiziosa per Natale,e visto che non mi va assolutamente di mangiare panettoni artificiali,volevo trovare qualcosa che potesse sostituirli.
Mi sono venuti in mente i brownies che preparava una mia amica quando abitavo a Firenze;lei li faceva con le noci ed erano superbi.Rustici dolci al cioccolato con il cuore umido ed il croccante delle noci. Facili da fare e buonissimi. 
A me,però,servivano un poco più sofisticati e da presentare in modo elegante nei giorni di festa.
Ho sostituito le noci con arancia candita,e per renderli meno quotidiani li ho ricoperti con glassa all'arancia.
Sono venuti strepitosi e sicuramente a Natale faranno faville.
Fate anche voi un cambio di rotta e preparate da soli il dolce delle feste. Io l'ho tagliato a cubetti come vuole la ricetta classica ma si può portare in tavola anche intero e decorarlo 
            come più ci piace.



Per questi Brownies glassati all'arancia gli ingredienti sono:


  • 60g di farina 00
  • 60g di cioccolato fondente
  • 60g di burro
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di cacao amaro in polvere
  • 150g di zucchero semolato
  • 50 g di arancia candita
  • 150g di zucchero a velo
  • qualche cucchiaio di spremuta di arancia filtrata





Sciogliete a bagnomaria il burro con il cioccolato.
Sbattete le uova  con una frusta ed aggiungete lo zucchero,la farina e l'arancia candita (ricordiamoci di conservarne un po per la decorazione).
Unite il cioccolato fuso,che avrete fatto raffreddare,ed il cacao.
Foderate una teglia quadrata da 22 cm con la carta forno e versateci il composto livellandolo bene.
Infornate per 30 minuti a 180°C (statico).

Quando la torta sarà cotta e raffreddata preparate la glassa frullando lo zucchero a velo con il succo dell'arancia fino a che non diventa liscio ed omogeneo (aggiungete un cucchiaio di succo alla volta regolandovi a vista della consistenza della glassa).

Con un coltello affilato togliere i bordi alla torta (sono croccanti,forse il pezzo che preferisco di tutto il dolce!!) e cospargetela di glassa. Fate addensare un attimo e tagliatela in cubi regolari. Decorate con fili di arancia candita. Si possono conservare per una settimana in un contenitore ermetico,ma sinceramente,non ho mai avuto il modo di sperimentarlo....finiscono sempre prima.

Che dolce castigo provare i dolci di Natale!!












giovedì 28 novembre 2013

La pasta col cucchiaio


Capita,a volte,di avere voglia di qualcosa di avvolgente e che ci faccia sentire bene.
Gli inglesi lo chiamano confort food.
Sono quei piatti che in qualche modo ci riportano a momenti felici e che mangiandoli ci fanno dimenticare la fatica,il freddo o i pensieri tristi.
Il mio personalissimo piatto consolatorio è la pasta che si mangia col cucchiaio.
Corta,cotta leggermente di più del solito e condita in modo semplice.
Pasta e patate,minestrone,minestrina con il basilico..e tanti altri ancora.
L'elemento che non deve mancare è inesorabilmente il cucchiaio.
Oggi vi propongo una versione un po più adulta del mio confort food,ma non per questo meno avvolgente.
Si tratta di Tubetti risottati latte e pepe rosa.
Pasta corta cotta come un risotto usando il latte invece che il brodo.
Strano ma riuscitissimo connubio.
Per prepararli ci vogliono 15 minuti, il tempo di una doccia, e non bisogna neanche girare tanto spesso.





Se volete provare,questi sono gli ingredienti per una persona:

  • 80g di tubetti lisci
  • 125ml di latte 
  • 125ml di acqua
  • 1 cucchiaio di cipolla tritata
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • pepe rosa a discrezione
  • sale
Scaldate il latte con l'acqua ed il pepe,salate leggermente.
Soffriggete la cipolla nell'olio e aggiungete la pasta che farete tostare per un minuto.
Sfumare con  metà del liquido e portate a cottura,aggiungendo man mano il composto di latte ed acqua come a cuocere un risotto.
Servire caldo con una spolverata di pepe rosa.

Da mangiare rigorosamente col cucchiaio!!

martedì 26 novembre 2013

Pink turkey!


E' da qualche giorno che siti internet e blog statunitensi 
stanno bombardando il web con immagini che ricordano il Giorno del Ringraziamento.
Questa festività è molto sentita dalla popolazione per il suo significato e soprattutto perché apre le danze alle festività natalizie;e quindi shopping e decorazioni a non finire!!!
La foto che mi ha ispirato, e fatto molto ridere, è quella che ha postato il mio dolce marito sul suo profilo fb.
Dice in modo esplicito di salvare i tacchini e di mangiare aragoste!
Farei volentieri il cambio,ma ahimè in casa avevo solo il tacchino.
Ma possiamo far finta che lo sia se gli diamo un colore rosa aragosta?
Ci ho provato e il risultato è questo
  Spezzatino di tacchino piccante al cocco.
Somiglia vagamente ad un piatto thai che ho mangiato, per coincidenza , a base di aragosta.
Particolarmente veloce da preparare e un a valida alternativa al solito condimento al curry, e poi possiamo spacciarlo per un piatto thailandese!!!
La foto incriminata!



Per 4 persone servono:
  • 800g di tacchino senza osso
  • 2 cucchiai di farina
  • 1/2 cipolla tritata
  • 1 spicchio di aglio tritato
  • 1/2 peperoncino
  • 2 cucchiaini di paprica piccante
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 200ml di latte di cocco
  • 5/6 foglie di basilico
  • 1 dicchiere di acqua
  • sale
Tagliate la carne a cubetti abbastanza regolari,salate ed infarinateli.
Soffriggete la cipolla,aglio e peperoncino con il cucchiaio di olio (poco ché il cocco è grasso!).
Rosolate il tacchino e sfumate con il bicchiere di acqua.
Cuocete 5 minuti ed aggiungete il cocco e la paprika.
Portate a cottura,ci vorranno 15 minuti circa.
Prima di spegnere il fuoco aggiungete le foglie del basilico sminuzzate ed aggiustate di sale.
Servite caldissimo accompagnato da riso bianco o da verdure al vapore.


    

     Ci sembrerà di mangiare un aragosta?
     No,ma vi assicuro che è delizioso.





lunedì 25 novembre 2013

Cioccomenta che passione!




Non sono una appassionata di cioccolato. Quello che mangio è il dolcissimo al latte o tutti i cioccolatini ripieni di creme e mousse.

Quindi, secondo il parere di mio marito,non il vero cioccolato (lui lo mangia nero e a volte con le fave di cacao...amarissimo!!!).
Il cioccolatino che più mi intriga è l' AfterEight.
Mi ricorda l'infanzia.
Erano i cioccolatini,forse gli unici, che mangiava mia madre,e li nascondeva senza nessun risultato,in una credenza che doveva essere (secondo lei) troppo in alto da raggiungere per me.
Ogni volta che quel mobile veniva aperto ,il profumo che ne usciva fuori, era un richiamo irresistibile.
Non so quanti sono riuscita a rubarne,ma ogni volta era una conquista.
E mentre preparavo questi biscotti le sensazioni erano le stesse.
Uso spesso la menta in cucina e non provoca lo stesso effetto.Penso che sia proprio il connubio col cioccolato che mi evoca piacevoli ricordi e tanta acquolina!!
La ricetta è una rivisitazione,personalissima,che ho trovato in un blog polacco molto interessante. Se volete dare un occhiata questo è il link Caketime.blox.pl.
Se piace anche a voi l'accoppiata,provateli.
Vi sorprenderanno.
Croccanti all'esterno,morbidi dentro...ricordano vagamente la consistenza del macaron.
Non ci dilunghiamo.Questi sono gli ingredienti per circa 40
Biscotti spumosi cioccolato e menta :



  • 3 uova intere
  • 250g di zucchero
  • 210g di farina
  • 40g di cacao amaro
  • 4g di menta secca in foglie




Cominciamo con foderare una teglia con carta da forno su cui avete segnato dei cerchi aiutandovi con un bicchierino. Se avete il tappetino per i macaron saltate il passaggio!!!

Montare le uova intere con lo zucchero per 20 minuti. Devono incorporare tantissima aria.
Quando saranno diventate quasi bianche e spumose aggiungete,un cucchiaio alla volta,la farina mischiata al cacao ed alla menta tritata finemente,che avrete setacciato due volte.
Mescolate delicatamente con movimenti rotatori dal basso in alto per non smontare le uova.
quando tutta la farina sarà incorporata trasferite l'impasto in una tasca da pasticciere e formate
i biscotti sulla carta forno.Distanziateli,perché in cottura si espanderanno.
Fate riposare i biscotti per due ore.
Infornate, a questo punto, a 160°C per 15 minuti (forno statico).
Fate raffreddare e conservateli in un contenitore ermetico in modo che rimangano croccanti in superficie.


                            Che bontà....Se lo sapesse Mamma!!!


venerdì 22 novembre 2013

riCICCIA la fillo.



Non vorrei dare impressioni sbagliate.
Questo non è un blog vegetariano, Burro&Acciughe cucina anche la carne.
E gli piace anche,se di buona qualità e cotta a modino!!!
E che sono convinta che ci sono così tanti modi diversi di preparare le verdure che non si finirebbe mai di scrivere.
Oggi però vi presento una chicca alla carne.
Sono dei fagottini croccanti di pasta fillo con un ripieno di manzo e ricotta un po piccanti, da preparare al posto delle classiche polpette. 
L'idea mi è venuta guardando l'ennesima trasmissione di cibo e cucina.
Matrimonio indiano,serie infinita di antipasti e questi triangolini croccanti che mi hanno fatto voglia di cucinare.
I Triangolini di manzo e ricotta alla paprika
 somigliano nell'aspetto alle samosa indiane, ma di indiano hanno solo quello!
Usatelo come secondo accompagnato da insalata e i vostri commensali ne saranno entusiasti (non come Guzzanti che non è ha assaggiato neanche uno!!!-forse un giorno vi spiegherò cosa significa-)!

Per 12 triangolini servono:

  • 4 fogli di pasta fillo
  • 150g di ricotta vaccina
  • 150g di manzo macinato
  • 1/2 cipolla tritata
  • 1bel ciuffo di prezzemolo
  • sale 
  • 1 cucchiaino di paprika piccante (se piace anche di più)
  • olio per friggere (si possono anche cuocere al forno,quindi è facoltativo)


Rosolare la carne,la cipolla ed il prezzemolo in padella antiaderente.Partite a freddo senza aggiungere olio.
Quando la carne sarà ben rosolata salate e aggiungete la paprika. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire.
Unite la ricotta e mescolate fino a che tutti gli ingredienti non saranno ben amalgamati.
Il ripieno è pronto.
A questo punto dividete la pasta fillo in 12 strisce,inumiditela con un pennello imbevuto di acqua e mettete all'inizio di ognuna un poco del ripieno. Chiudete a triangolo e ,prima a destra poi a sinistra, avvolgete la carne con la sfoglia (spero che l'immagine sia più esaudiente delle mie parole).
Friggete i triangolini in olio bollente fino a che siano dorati o se preferite infornate a 200°C per 10 minuti.
Quando saranno cotti salateli leggermente e mangiateli caldissimi.

                           नमस्ते  (namasté) 




giovedì 21 novembre 2013

Il contadino non lo sa.



Ce lo dicono da quando siamo piccoli,e penso proprio che sia un detto decisamente fuori luogo.
Come può un contadino non sapere che il cacio con le pere è cosi buono?
Non solo si pecca di presunzione,ma diamo dello stupido a chi con la frutta ci vive.
Questa Insalata calda di pere e noci è nata grazie ad un errore di spesa.
Mi sono fatta abbindolare da delle pere bellissime,rosse,e dall'apparenza succose.
Sbagliavo.
Erano ancora acerbe.
Non cattive,solo ancora poco dolci da consumare da sole.
L'unico modo per consumarle era di farci un insalata.
Le ho rosolate un po nel burro e rese piccanti con della senape.
Se volete provare qualcosa di nuovo procuratevi questi ingredienti e iniziamo.

Per  4 persone occorre:

  • 4 pere williams rosse (poco mature)
  • 20g di burro
  • 2 cucchiaini di senape di Dijone
  • 2 cucchiai di noci
  • 2 cucchiai di acqua
  • sale e pepe
  • Parmigiano q.b. (a scaglie ,se volete fare anche il cestino serve grattugiato e trovate qui la ricetta )



Lavate bene le pere,le useremo con la buccia. Togliete torsolo e semi e dividetele a spicchi.
Riscaldate,in una padella,il burro e rosolate le pere. Salate, pepate e quando avranno preso un bel colore dorato toglietele dal tegame e tenetele in caldo (si dice così ma l'operazione sarà cosi rapida che basterà trasferirle un attimo in un piatto!). 
Nel fondo di cottura delle pere aggiungete la senape ed i due cucchiai di acqua,fate cuocere ancora qualche istante e, a fuoco spento, aggiungete le noci.
Unite le pere rosolate e mescolate.
Servite con abbondanti scaglie di parmigiano.


                                                               
                                         ....enjoy







martedì 19 novembre 2013

Scatto al mandarino.


Devo guarire.
Continuo a scattare le mie foto senza l'ausilio del flash.
E' più forte di me, non mi piace,ma le conseguenze si vedono.
Gli scatti assumono questo bel colore arancio che non riesco a correggere in nessun modo. 
Poco male per oggi,l'argomento sono i mandarini,ma da domani compro un faro da millemila candele ed illumino a giorno il quartiere!!!
Scusate la divagazione ma l'ho fatto per giustificare le immagini del post, che oggi non sono delle migliori.
Il tutto è successo perché l'estro mangereccio è arrivato nel tardo pomeriggio e la luce non era delle migliori.
Ho provato a mettere i mandarini in un dolce.
Frutto poco usato ,forse perché non ha bisogno di essere troppo manipolato,o perché ci si pensa poco a cucinarlo o ancora perché usiamo solitamente arance e limoni. 
E' venuto fuori un dolce profumato e croccante che non ha niente da invidiare alle classiche torte di frutta.
Io ne ho fatto crostatine ma nulla vieta di farla in una classica tortiera da crostata. Infatti non a caso la ricetta di oggi è
  Crostata meringata al mandarino.



Per 6 crostatine o 1 crostata:


  • 200g di farina 00
  • 100g di burro
  • 100g di zucchero
  • 2 tuorli
  • 2 albumi
  • 4 cucchiai di zucchero di canna
  • 8 mandarini
Prepariamo la frolla impastando bene insieme farina,zucchero,burro,tuorli e la buccia grattugiata di 2 mandarini (che siano non trattati in superficie).
Facciamola riposare in frigo 30 minuti avvolta nella pellicola.
Nel frattempo sbucciamo i mandarini eliminando il più possibile le parti bianche,ma non la pellicina (serve per far rimanere gli spicchi integri,altrimenti diverrebbe marmellata).
Con una frusta montiamo gli albumi con lo zucchero di canna;deve venire più che altro una crema,non una vera e propria meringa.
Assembliamo il dolce.
Foderiamo gli stampi con la frolla facendo attenzione a lasciare un bordo abbastanza alto,disponiamo gli spicchi dei mandarini e copriamo con la meringa,coprendo tutti gli spazi vuoti che hanno lasciato gli spicchi.
Inforniamo per 40 minuti a 180°. Fate freddare e servite.

                                                La torta la porto io ,ma il tè chi lo prepara?
                                                                            Ciao!!!

lunedì 18 novembre 2013

Insolito risotto.




 Quando vado di fretta e non ho la cena pronta,solitamente risolvo con una bella insalata, e quella di arance e finocchi è una delle mie preferite.
Più che un contorno lo considero un piatto unico visto che ci aggiungo sempre le olive nere ed è obbligatorio fare la scarpetta nel sugo che viene fuori. L'olio ed il pepe poi,non devono essere risparmiati...è il vantaggio di mangiare SOLO l'insalata!!!
L'accostamento arance/finocchi è meraviglioso e penso che tutti almeno una volta nella vita abbiano mangiato questo piatto,che se non erro, ha origini siciliane.
Avevo del tempo a disposizione oggi ed allora ho voluto sperimentare. Facciamo un risotto.
A dir la verità non speravo nel risultato,visto che in cottura il finocchio cambia l'odore e la fragranza, ma mi sono stupita di quello che è venuto fuori. Tutti i sapori sono distinti e sembra realmente di mangiare la celeberrima insalata in una versione più cremosa ed allettante.
Penso che lo inserirò di prepotenza nella lista dei miei piatti forti.
Se volete stupire un vegetariano incallito o preparare un risotto diverso non perdete l'occasione di cucinarlo. Successo garantito.
Per questo Risotto di finocchi ed arancia servono


per 4 persone occorre:


  • 2 finocchi
  • 1 arancia
  • 300g di riso (io ho usato un carnaroli)
  • 4 cucchiai di olio evo
  • 10 olive nere (quelle al forno sarebbero meglio)
  • sale e pepe 


Lavate e pulite i finocchi e le parti più dure mettetele a bollire in un litro di acqua salata per farne un brodo.
Affettate la parte più tenera finemente e mettetela a rosolare con l'olio ed un pizzico di sale.
Quando si saranno ammorbiditi aggiungete il riso e tostatelo per un minuto,o fino a che non avrà assorbito i liquidi che si erano formati.
Sfumate man mano con il "brodo" di finocchio bollente.
A metà cottura aggiungete le olive, gli spicchi dell'arancia (che avrete pelato a vivo)ed il succo che hanno prodotto.
A fine cottura aggiustate di sale e pepate generosamente.

....aspetto feedback!

domenica 17 novembre 2013

Piovono crocchette


 E' la stagione dell'invasione di cicoria in casa Burro&Acciughe!
Il suocero ha colpito ancora!
Non fraintendiamo...le adoro,con quel sapore amarognolo e il verde spiccato sono buonissime, e poi sono a km 0,super biologiche e qualche volta anche già mondate.
Cosa vuoi di più direte voi?
Un modo diverso per cucinarle.
Penso che dopo le zucchine siano la verdura più menzionata in questo blog. Non le ho usate ,ancora,solo per farci un dolce.
Aspettando l'ispirazione ne ho fatto golose Crocchette di cicoria al pecorino e caciotta (con sommo rammarico del marito che non mangia i formaggi cotti )!!!!
Modo nuovo di portare a tavola la verdura che forse convinceranno anche i più accaniti nemici della specie vegetale.
Allora cucinieri armatevi di questi ingredienti e combattiamo l'avversione alla cicoria.

Per 10 crocchette:

  • 500g di cicoria lessata e ben stizzata
  • 4 cucchiai di pecorino grattugiato
  • 2 uova
  • 100g di caciotta di mucca (va bene anche scamorza,provola,mozzarella)
  • sale 
  • farina q.b.
  • pangrattato q.b.
  • olio per friggere
Tritate con un coltello le cicorie e ripassatele in padella per far evaporare tutti i liquidi residui.
Quando si saranno intiepidite aggiungete 1 uovo,pecorino ed aggiustate di sale. Impastatele un po con le mani,in modo da far diventare in composto omogeneo,e dividetelo in 10 parti.
Formate delle crocchette e mettete nel centro di ognuna un pezzetto di formaggio.
A lavoro ultimato infarinatele,passatele nel rimanente uovo sbattuto e leggermente salato ed infine nel pangrattato.
Friggetele in olio bollente facendo attenzione a non farle rompere.
Servite caldissime.
Potete spacciarle anche come secondo,ed attenzione......finiscono subito!
       

venerdì 15 novembre 2013

Provaci ancore Fe.


Oggi vi delizio con qualcosa di dolce. Queste barchette sono dei dolcetti strepitosi fatti di pasta fillo e crema al limone (o come la chiamano gli inglesi lemon curd).
Domenica scorsa avevo amici a pranzo e come al solito,oltre a mille argomenti snocciolati e giochi con i bimbi (grandi e piccini),abbiamo parlato di cibo e ricette.
Ad un certo punto viene fuori il lemon curd che alla mia amica non è piaciuto un gran che visto che lo ha trovato troppo saporito di uovo.
Gli ho promesso di darle la mia di ricetta, ma come succede, ho dimenticato di scriverla.
Allora,presa la palla al balzo l'ho preparata e l'ho accompagnata a croccante pasta fillo (amorosamente regalatami dalla mia sorellina!!!).
La pasta si può anche fare in casa,ma i tempi si allungano notevolmente e non sarebbero più un piacere.
Carta e penna, questi sono gli ingredienti per le Barchette croccanti al limone:







per la crema

  • 100ml di succo di limone (spremuta non quello pronto del supermercato)
  • 100g di burro
  • 2 uova intere
  • 170g di zucchero semolato
  • 50g di zucchero

per le barchette


  • 10 fogli di pasta fillo pronta
  • olio di semi di arachidi q.b.



  Per confezionare le barchette tagliate dai fogli dei quadrati.   
           Spennellateli di olio e    sovrapponetene 4.
 Nella teglia dei muffin formate i cestini di fillo, io ho usato anche i  pirottini per paura che si attaccassero e l'esperimento è riuscito.
 Infornate per 10 minuti a 200°,forno ventilato. Controllateli a vista  perché sono delicati e potrebbero bruciare in un attimo.
 A doratura togliete dal forno e fate raffreddare .

 Per la crema fate sciogliere a bagnomaria il burro.

 Fuori dal fuoco aggiungete le uova e sbattetele energicamente in modo che si rompano bene (specie l'albume).

 A questo punto aggiungete lo zucchero che avrete sciolto nel succo di  limone.
 Mettete nella casseruola del bagnomaria e cuocete,girando  continuamente per 15 minuti, o fino a quando la crema non diventa  vischiosa.
 Togliete dal fuoco e continuate a girare per altri 5 minuti,in modo che  non si formi la pellicina.

                                 Fate intiepidire e versate nelle barchette cotte prima.



Con le dosi che vi ho dato si ottengono  350g di crema al limone e 20 barchette. 
Con la crema si possono farcire anche biscotti di frolla o una crostata e se la mischiate a ricotta e fragole anche come dolce al cucchiaio.

Buon lavoro e dolcissimo fine settimana.




giovedì 14 novembre 2013

Chi disprezza compra.



Non riesco a capire tante cose della vita,e mi sembra naturale,visto che non ho il dono dell'onniscenza.Ma la cosa che mi risulta più strana è il cambio repentino che può avvenire nei gusti culinari di una persona.
Io per esempio avevo un avversione quasi allergica alle fave cotte, ed evitavo in tutti i modi di assaggiarle quando le preparavano a casa. Il piatto che più non digerivo era pasta e fave che ogni tanto mi propinava Zia Teresa, che ottima cuoca,ci dedicava tempo e passione.
Non glie l'ho mai detto,ma la mangiavo con sommo sacrificio!!!
Oggi invece,a lustri di distanza,quella pasta la sogno e ,devo dire la verità,non saprei rifarla come lei.
Ho provato,ma ne è venuta tutta un altra cosa.
Allora la faccio a modo mio.
La mia personalissima Pasta e fave con cicoria ripassata.
E' un modo nuovo di presentare le classiche fave e cicorie che fanno parte del mio DNA gastronomico.
Ci hanno provato in molti a farlo,quindi non sono la prima, ma vediamo se questa versione vi piace.

Per 4 persone:


  • 150g di fave secche decorticate
  • 100g di pasta corta (tipo tubetti da minestrone o pasta mista)
  • 500g di cicoria lessata e ben strizzata
  • 5 cucchiai di olio evo
  • 1 peperoncino
  • 4 pomodorini 
  • 1 spicchio di aglio 
  • sale 
  • pepe (se vi piace)
Innanzitutto cuociamo le fave.
Lavatele sotto acqua corrente e mettetele in una pentola con 1 litro di acqua fredda.
Fatele cuocere 45 minuti a fuoco lentissimo. Quando avranno assorbito tutta l'acqua salate,e giratele energicamente con una forchetta. Spegnete il fuoco ed il purè di fave e fatto.
A questo punto lessate la pasta in acqua salata e quando sarà cotta conditela con la crema, un cucchiaio di olio ed un macinata di pepe.
Le cicorie invece le avrete ripassate con lo spicchio di aglio,peperoncino,pomodorini e olio in un tegame.
Quando tutto sarà pronto mettete sul fondo del piatto le cicorie e sopra la pasta e fave.
                                                      Venti anni fa non l'avrei mai mangiato....
                                                      ..........scusate corro che mi si fredda!

mercoledì 13 novembre 2013

Maremma.....carota!!!




Mi sono svegliata con una sorprendente voglia di pasta. Ma quella vera,unta con un bel sugo profumato.
Quella per intenderci che sa di domenica e che non ti fa alzare dalla tavola fino a che non hai visto il fondo del piatto. C'è solo un problema.
Nel regime alimentare che seguo posso usare solo 50 grammi di pasta.
Che disperazione!Voglio MANGIARE.
Devo trovare un trucco per allietare gli occhi e la pancia.
Dopo un po di apri-chiudi di frigo la lampadina si è accesa.
Usiamo coscientemente una verdura.
Ma pasta e broccoli non era poi così invitante oggi;ed allora sono planata sulle immancabili carote. Chi non ha un sacchetto di carote in frigo? 
Basta tagliarle a dovere e...perfette! Mi sembra di essere in Maremma.



 Oggi a pranzo porterò in tavola:
 Pappardelle finte/vere con salsiccia e salvia.








Per 4 persone:

  • 200g di pappardelle fresche
  • 8 grosse carote
  • 2 salsicce (anche di pollo e tacchino)
  • 1/2 cipolla tritata finemente
  • 8 foglie di salvia
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 1/2 bicchiere di acqua
  • 4 cucchiaini di pecorino grattugiato


Con un pelapatate sbucciate le carote e con lo stesso attrezzo fatene delle pappardelle (come si vede in foto).
Per il sugo: in un tegame ampio rosolate insieme la salsiccia sbriciolata e la cipolla.
Quando avranno tirato fuori tutti chi umori aggiungete le foglie di salvia sminuzzate e il concentrato di pomodoro. Aggiungere l'acqua e far cuocere per un paio di minuti. Aggiustate di sale.
Portate a bollore in una pentola dell'acqua salata.
Calate le pappardelle di carota e aspettate 3 minuti. A questo punto aggiungete le pappardelle vere e portate a cottura. 
Scolate e ripassate nella padella dove avete cotto il sugo. A fuoco spento aggiungete il pecorino e servire caldissimo.

                               E' paradisiaco e non ci si sente in colpa....neanche un po!!!!